Per rompere la magia che aleggia dietro il termine “amore” basterebbe citare l’antropologa Helen Fisher la quale, in modo scientificamente schietto, suggerisce questo:
Le emozioni e i sentimenti che proviamo mentre sperimentiamo un nuovo amore sono anche dovuti al grande volume di due tipi di sostanze chimiche del cervello: neurotrasmettitori come la dopamina; ed endorfine come prolattina, adrenalina, vasopressina, ormone di rilascio della tireotropina (TRH), ossitocina, endocannabinoidi
Helen Fisher
L’amore è un semplice mix di sostanze? Ovviamente no, anche se l’aspetto chimico è predominante nella realizzazione della complessa tela dei sentimenti. E l’amore è un sentimento con delle sfaccettature molto complesse.
Ormoni e controllo
La modulazione dei sentimenti è un argomento complesso. Dal punto di vista strettamente fisiologico l’espressione dei sentimenti coinvolge diversi organi che devono, sinergicamente, cooperare tra loro. Affinché questi organi siano sempre attivati è necessario un complesso sistema capace di modulare segnali e risposte. Il miglior modo per tenere in stretta comunicazione i sistemi organici è quello ormonale. Un ormone è, infatti, capace di operare da messaggero cellulare e scatenare una risposta nel bersaglio anche a bassissima concentrazione. Il bersaglio degli ormoni è anche specifico. Questo aspetto è importante poiché ciascun ormone agisce su un particolare recettore bersaglio e non su altri limitando, di fatto il campo d’azione.
Questo tipo di comunicazione permette all’organismo di utilizzare pochissima energia per avere una risposta massiva e praticamente istantanea.
Amore e tempesta ormonale
Estrogeni, endorfine, catecolamine e ossitocina sono soltanto alcuni degli ormoni coinvolti nella genesi e nella traduzione “fisiologica” delle emozioni e dei sentimenti. Ciascun ormone alimenta una particolare fase dell’innamoramento. Le endorfine e – in genere – gli ormoni sessuali attivano una parte più ancestrale, che porta a un sentimento di tipo fisico. In alcune persone questo tipo di emozione avviene al primo incontro e si stabilizza con il tempo, in altre persone la sessualità è espressa in archi di tempo diversi. Le catecolamine, tra le quali spiccano la dopamina e la serotonina, stabilizzano l’emozione e l’attrazione verso l’altra persona, mentre l’ossitocina e la vasopressina assolvono compiti più ancestrali: l’accudimento.
Tutte queste emozioni si mischiano tra loro a formare il più personale dei sentimenti: l’amore.
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