Covid e vaccino: domande e risposte

by | Dic 29, 2020 | Salute | 0 comments

Da qualche giorno, anche in Italia, sono arrivate le prime scorte del vaccino. Il programma vaccinale provvederà dapprima a coprire alcune fasce “sensibili” e, progressivamente, sarà esteso a tutta la popolazione. Questo momento rappresenta il culmine di un intenso lavoro internazionale che ha permesso, in poco meno di un anno, di creare un nuovo farmaco contro una malattia che – di fatto – ha messo in ginocchio un mondo intero.

Il vaccino è una doppia speranza: quella di contenere, in un primo momento, la pandemia e, successivamente, di immunizzare la maggior parte della popolazione mondiale. È ancora troppo presto per valutare l’efficacia del vaccino ma è possibile affermare che lo stesso sia sicuro.

Sull’argomento, tuttavia, ci sono molti scetticismi che sfociano in vere e proprie paure. In alcuni casi, è una comprensiva difesa nei confronti di qualcosa che è nuovo (nonostante la pratica vaccinale sia in pratica più di mezzo secolo) mentre in altri casi è una pura crociata ideologica nei confronti dei farmaci. Queste paure si palesano sui social e anche nella vita reale dove corrono quasi senza freni. È un po’ l’effetto delle nuove tecnologie che amplifica qualsiasi nozione, anche distorta, in un tempo estremamente veloce.

Ci sono, essenzialmente, tre tipi di obiezioni nei confronti del vaccino anti-Covid e sono assolutamente mitigate dal ragionamento scientifico.

Catena del freddo

Il vaccino va trasportato su furgoni o, genericamente, su mezzi a temperatura controllata. Questo vuol dire che durante tutto il trasporto la temperatura del veicolo deve permanere sotto i -70°C. Questa temperatura, in realtà, può essere senza problemi mantenuta stabile. Non dimentichiamoci che il trasporto a temperatura controllata è qualcosa che avviene ogni giorni per decine di motivi diversi. Cibo, farmaci, reagenti sono costantemente trasportati da punti anche lontani tra loro senza problemi. Perfino gli organi sono trasportati da un punto all’altro del nostre Paese e rimangono perfettamente stabili, proprio perché è tecnologicamente fattibile far permanere la temperatura stabile.

Sicurezza del vaccino

Il vaccino è senza dubbio un farmaco e, come tutti i farmaci, può avere degli effetti collaterali. Ma, al pari degli stessi farmaci, la produzione di un vaccino è soggetta a percorsi molti stringenti in termini di sicurezza. Negli ultimi decenni la produzione farmaceutica ha implementato protocolli di sorveglianza e con elevatissimi standard di sicurezza. Questi standard, com’è lecito supporre, sono utilizzati anche per la produzione del vaccino.

È possibile che qualche elemento del vaccino (specialmente uno tra gli eccipienti), possa scatenare reazioni di ipersensibilità. Certo, è possibile, ma in che rapporto percentuale? La possibilità di una reazione di lieve entità esiste ma è bassissima. Altre reazioni sono, statisticamente, più rare.

Il vaccino, alla luce di ciò, è considerato un farmaco altamente sicuro.

Vaccino e DNA

Secondo alcune teorie, molto fantascientifiche, l’inoculazione del vaccino potrebbe alterare il DNA. Questo è biologicamente impossibile poiché il vaccino stesso è formato da mRNA che, in nessun modo, potrebbe mai alterare il DNA cellulare. L’mRNA è il prodotto di complesse vie metaboliche e deriva dal DNA. In nessun sistema biologico è possibile alterare il DNA, inteso come contenitore permanente dell’informazione scientifica, partendo da una molecola di mRNA.

Conclusioni

Il vaccino anti-Covid è sicuramente promettente e sicuro.

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