Possono esistere altre forme di vita?

Il recente atterraggio del rover perseverance sul suolo di Marte permetterà, tra le altre cose, di ricercare tracce di vita passata sul Pianeta Rosso. Lo farà attraverso la complessa strumentazione scientifica di cui è dotato. In particolare, sarà sfruttata la SuperCam attraverso la quale il rover potrà analizzare, anche a distanza, la composizione delle rocce tramite la valutazione visiva e lo spettrometro. In questo modo potrà essere agevolmente dedotta la composizione chimica, semplice o complessa, perfino dei più piccoli frammenti del suolo marziano.

Non è ancora chiaro cosa si potrà trovare su Marte e serviranno diversi mesi affinché i dati possano essere prodotti ed elaborati.

Il nostro concetto di vita

Il nostro concetto di vita è contenuto nei testi di Biologia. Gli organismi viventi rispettano alcune condizioni e, da esse, si discostano soltanto in minima parte. Il carbonio, ad esempio, è l’atomo per eccellenza della vita e l’ossigeno, almeno per gli organismi complessi, è il suo compagno. L’informazione genetica è contenuta all’interno di lunghe sequenze di nucleotidi: il DNA e l‘RNA. Questa è la vita come la conosciamo noi.

Ma è l’unico modello di vita possibile?

Altre forme di vita

Probabilmente no. Carbonio, ossigeno, nucleotidi, riproduzione e qualsiasi altro sistema possa essere, a oggi, inquadrato nel vasto campo della vita potrebbe non avere necessità di esistere in ambienti – è il caso di dirlo – extraterrestri.

Nel corso di milioni di anni, sulla terra, è avvenuto un percorso attraverso il quale si è formata la vita. In altri sistemi questo percorso potrebbe non essere mai avvenuto e potrebbe essere tranquillamente sostituito da altri eventi. Ad esempio, è vero che l’ossigeno è l’accettore finale degli elettroni nella respirazione cellulare ma è anche vero che (perfino sulla terra) altri atomi possono essere sfruttati per la stessa ragione.

Casualità ed evoluzione

Quanto è accaduto sulla Terra è il frutto della casualità d’interazione tra atomi, molecole e ambiente e, successivamente, dell’evoluzione.

Prendiamo ad esempio la capacità di un organismo di riprodursi. Secondo i più recenti modelli è ipotizzabile che, nell’evoluzione terrestre ci sia stato uno spazio temporale abbastanza vasto nel quale gli organismi erano capaci di replicarsi tramite l’RNA: questa ipotesi è definita come mondo a RNA. L’RNA è abbastanza stabile e i percorsi evolutivi potrebbero aver “selezionato” l’RNA a dispetto di altre molecole.

In altri pianeti, dove le condizioni chimiche e fisiche sono differenti, altre molecole potrebbero essere ancora più stabili dell’RNA. Questa stabilità potrebbe rappresentare una indubbia chiave di vantaggio.