Aloe, idrossiantracene e ritiro degli integratori

by | Apr 17, 2021 | Salute | 0 comments

La notizia è recente: l’EFSA (European Food and Safe Authority) ha chiesto il blocco della commercializzazione di alcuni integratori contenenti derivati dell’Aloe. Questa decisione nasce da uno studio iniziato nel 2018 avente lo scopo di valutare la sicurezza dei derivati dell’idrossiantracene nel cibo e, di conseguenza, in tutto ciò che può essere consumato.

Le sostanze chimiche presenti nei derivati dell’aloe, specialmente l’idrossiantracene, possono avere un ruolo genotossico e causare la mutazione del DNA con la conseguente comparsa di tumori. L’attività cancerogena è dimostrata in vitro e rappresenta un problema di sicurezza e d’impatto sulla salute. Lo studio ha confermato la genotossicità e, di conseguenza, con i dati alla mano l’EFSA ha suggerito di bloccare la vendita.

Il ruolo genetossico dell’idrossiantracene

L’idrossiantracene è un interferente metabolico che può causare alterazioni a livello del DNA. Il danneggiamento dell’informazione genetica può portare alla formazione di proteine difettose o, nei casi più importanti, può scatenare difetti nel controllo della proliferazione cellulare e conseguenti tumori.

Molecola del 9-idrossiantracene
Struttura del 9-idrossiantracene

L’accumulo della sostanza a livello cellulare può causare le alterazioni appena esposte specialmente nel tratto gastrointestinale. Gli effetti sulla salute possono manifestarsi anche dopo molti mesi dall’assunzione (continuata) dei derivati dell’aloe oppure possono essere silenti.

Consumo e presenza dell’idrossiantracene

L’idrossiantracene e, in genere, i derivati dell’aloe sono normalmente presenti negli integratori che promuovono la motilità intestinale. L’aloina, presente nei preparati, ha un effetto lassativo e permette di migliorare la funzionalità intestinale. All’interno della preparazione, tuttavia, è possibile valutare la presenza di altri estratti tra i quali i derivati dell’idrossiantracene.

Oltre agli alimenti, i derivati dell’Aloe sono presenti in creme e preparati cosmetici.

Sicurezza

Qual è la quantità di aloe, di derivati dell’aloe e – in genere – dell’idrossiantracene necessaria affinché possano svilupparsi gli effetti avversi? Sebbene non sia possibile con certezza stabilire la quantità è sicuro affermare che il rischio di sviluppare effetti genotossici o tumorali aumenta con il prolungare dell’esposizione alla sostanza. La capacità di alcuni degli estratti dell’aloe e, in genere, di tutte le sostanze ad affetto nefasto sul metabolismo cellulare, è tale soltanto se l’organismo è esposto per lunghi periodi di tempi alla molecola.

Le assunzioni limitate nel tempo o nella quantità, ad esempio una o due compresse d’integratore ogni mese, non sembrerebbero avere un marcato aumento del rischio di sviluppare eventi avversi che, invece, sono più frequenti nei casi cronici di assunzione.

Gli integratori, al pari degli altri farmaci, dovrebbero sempre essere somministrati e assunti con la massima cautela e perizia. La maggior parte dei principi attivi può essere sospesa quando la causa che determina la necessità di assunzione cessa di esistere.

Blocco dell’assunzione e della vendita

In via del tutto precauzionale è opportuno sospendere l’assunzione e il consumo di qualsiasi prodotto avente gli estratti di aloe (o similare). Al momento non esiste un elenco dei prodotti che contengono i derivati dell’Aloe ma, attraverso il sistema di sorveglianza, sarà sempre più difficile trovare questi prodotti in commercio.

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