Da diversi mesi esistono in commercio delle mascherine lavabili che offrono gli stessi livelli di sicurezza delle altre mascherine monouso.  Lavare le mascherine, senza dubbio, permette di ridurre l’impatto ambientale e preservare l’ecosistema. Queste mascherine possono essere lavate assieme ai capi, attraverso un comune ciclo di lavaggio in lavatrice. Il lavaggio, se rispetta le prescrizioni del produttore, garantisce la totale efficienza della mascherina negli utlizzi per i quali è stata progettata.

In questo articolo sono riportati cinque consigli per lavare correttamente le mascherine. Fai sempre riferimento alle specifiche disposizioni presenti nella scheda tecnica/d’utilizzo e alle disposizioni del Ministero della Salute.

1 – Mascherina logora? Da buttare

La mascherina logora, che possiede strappi in qualsiasi punto oppure mostra un danno in uno degli elastici va assolutamente rimpiazzata con una nuova. Non dimenticare di smaltirla correttamente, offrendola al circuito dello smaltimento indifferenziato.

Il riutilizzo delle mascherine senza rispettare le prescrizioni tecniche può essere un serio rischio per la salute. Questo poché nel tessuto filtrante possono accumularsi ingenti cariche virali oppure possonono formarsi muffe e colonie funginee.

2 – Rispetta il numero massimo di lavaggi

Ciascuna mascherina è progettata per essere lavata un numero specifico di volte. Superata la soglia dei lavaggi massimi perde d’efficacia e non garantisce una protezione ottimale nei confronti del virus. Se non sei sicuro sul numero di lavaggi sostenibile dalla mascherina contatta il fornitore e chiedi maggiori informazioni. In genere, le mascherine riutilizzabili possono essere lavate fino a dieci volte, ma assicurati che questo numero sia conforme alla scheda tecnica.

3 – Lavare le mascherine senza utilizzare solventi o saponi aggressivi

Basterà un lavaggio normale, con un comune detersivo, alla temperatura di 30°C per sanificare la mascherina. Non utilizzare in alcun modo detersivi che possano risultare aggressivi per i tessuti. Ad esempio evita la candeggina (ipoclorito di sodio), gli sgrassatori o i solventi. Queste molecole possono alterare la struttura filtrante e annullare l’effetto protettivo. Per la stessa ragione, non pretrattare la mascherina, ad esempio esponendola a un ciclo di prelavaggio a parte.

4  – Non bollirla

Esporre la mascherina a temperature alte provoca l’usura prematura dei tessuti. Non bollirla poiché si compromette immediatamente la funzione filtrante. Le normali temperature di esercizio della lavatrice sono più che sufficienti a permettere un sicuro riutilizzo.

5 – Stendila o asciugala subito

Evita di lasciare una mascherina umida per troppo tempo. La possibilità di “crescita” dei virus è assolutamente pari a zero ma possono formarsi muffe che possono avere un impatto negativo per la salute.