Integratori e salute: servono davvero?

by | Mar 6, 2021 | Nutrizione, Salute | 0 comments

L’industria farmaceutica propone centinaia di integratori. Dalle vitamine, al ferro passando per elementi presentati in forma complessa. Ciascun integratore promette dei benefici. Alcuni migliorano la capacità di digerire, altri l’umore, altri ancora il sonno.

Ma è davvero così?

Il nome stesso induce a trovare la risposta. L’integratore può integrare una carenza ma non ha alcun effetto benefico rispetto all’assunzione. In altre parole, in determinati stati – transitori o permanenti – potrebbe essere necessario assumere i micronutrienti attraverso l’ausilio dell’integratore alimentare. La letteratura scientifica, da diversi decenni, è concorde nell’affermare che i benefici dell’integrazione sono praticamente nulli in caso di alimentazione equilibrata.

La buona alimentazione

L’alimentazione bilanciata, che prevede piccole porzioni ma equilibrate in nutrienti, permette di ottenere il 100% dei micronutrienti essenziali al benessere.

La legislazione, a tal proposito, è chiara e definisce le linee guida affinché gli integratori possano essere presenti nel mercato. Per legge, gli integratori non possono promuovere vantaggi inesistenti. Ad esempio non possono indurre il consumatore a pensare che “rinforzano il sistema immunitario” o che – peggio ancora – gli stessi “sono necessari per la salute”

Gli integratori fanno male?

La risposta è semplice: nella maggior parte dei casi no, non fanno male. Soltanto in alcuni casi possono essere nocivi. Ad esempio, quando l’assunzione degli integratori è esagerata l’organismo può entrare in difficoltà. Il fegato e i reni sono gli organi che sono maggiormente colpiti dai fenomeni di iperintegrazione poiché sono i principali responsabili dela loro eliminazione.

Il profilo di sicurezza degli integratori è generalmente molto alto. Questo non autorizza il personale medico, o chi commette veri e propri abusi, a “suggerire” integrazioni che di scientifico hanno ben poco proprio perché, in alcuni casi, potrebbero insorgere effetti negativi.

L’ipervitaminosi, ad esempio è uno tra questi (vedi box).

Ipervitaminosi

L’ipervitaminosi è una condizione patologica che deriva dall’assunzione di un quantitativo elevato di vitamine. I primi organi a risentire degli effetti dell’accumulo di proteine sono il fegato e il rene, poiché sono gli organi escretori per eccellenza. La presenza di micronutrienti nel circolo sanguigno può anche avere effetti sistemici, alcuni di essi sono molto gravi. L’accumulo di vitamina D, ad esempio, provoca intensa sete, senso di spossatezza e difficoltà di concentrazione.

0 Comments

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tutto ciò che c’è da sapere sulle armi nucleari

Tutto ciò che c’è da sapere sulle armi nucleari

Il recente e brutale attacco della Russia nei confronti dell'Ucraina e del suo popolo ha riaperto delle paure rimaste nascoste per decenni. La preoccupazione di una escalation, termine tristemente familiare, riguarda l'utilizzo di armi non convenzionali utilizzate...

La chimica dell’Amore

La chimica dell’Amore

Per rompere la magia che aleggia dietro il termine "amore" basterebbe citare l'antropologa Helen Fisher la quale, in modo scientificamente schietto, suggerisce questo: Le emozioni e i sentimenti che proviamo mentre sperimentiamo un nuovo amore sono anche dovuti al...

Microprocessori e la corsa ai nanometri

Microprocessori e la corsa ai nanometri

Info utiliDa sapereAbbiamo pensato che queste informazioni ti possano essere utili per la lettura dell'articolo. Processore o CPU. Elemento presente nella maggior parte dei dispositivi elettronici complessi quali i telefoni e i PC.Transistor. Elemento elettronico...