Se il farmaco non si trova: il farmaco carente

by | Mar 11, 2021 | Salute | 0 comments

In commercio esistono decine di migliaia di principi attivi di utilizzo più o meno comune. I farmaci fanno parte della vita quotidiana e sono costantemente prodotti, innovati e commercializzati. A volte capita che un farmaco esca dal mercato o sia di difficile reperimento per periodi molto lunghi diventando – a tutti gli effetti – un farmaco carente.

Cos’è un farmaco carente? La definizione tipica associa il prodotto a una difficile o impossibile capacità di reperirlo nel canale tradizionale, cioè la farmacia.

Perché un farmaco diventa carente?

I motivi possono essere diversi ma, tra i tanti, spicca quello economico. La produzione di un farmaco costa sia in termini di sviluppo, sia di mantenimento, sia di proprietà intellettuali (brevetti, accordi, licenze). Quando il farmaco diventa antieconomico – oppure genera un profitto scarso – può accadere che l’azienda decida di rallentarne la produzione.

In altri casi la produzione del farmaco può essere bloccata poiché mancano le risorse prime per la sintesi. Ad esempio dei reagenti o degli intermedi. In quel caso la produzione riprende non appena le scorte di materie prime sono tornate a livelli ottimali.

Un discorso differente è quello del cosiddetto “mercato grigio“, che rappresenta un canale di distribuzione del farmaco non ancora regolamentato, nel quale i farmaci stessi sono esportati a gruppo d’acquisto esteri per la successiva rivendita in mercati con più profitto.

Quali sono i farmaci carenti?

La lista dei farmaci carenti è in costante evoluzione ed è disponibile al link ufficiale dell’AIFA: lista dei farmaci carenti. All’interno dell’elenco si trovano i principi attivi, spesso generici, che per qualche motivo sono di difficile reperibilità. La lista ovviamente può accorciarsi quando un farmaco torna a essere disponibile.

Un discorso a parte va fatto per la “qualità” del farmaco. In alcuni casi i principi attivi sono di comune reperibilità. Ad esempio, un analgesico può essere rimpiazzato da altri prodotti equivalenti. In altri casi il farmaco può essere più specifico e avere uno status di salvavita.

In quel caso l’AIFA stessa provvede a mettere in atto delle procedure speciali.

Cos’è l’AIFA?

L’AIFA è l’Agenzia Italiana del Farmaco, si occupa di regolare il flusso – in base alle normative – dei farmaci e dei principi attivi.

Farmaci d’importazione

Cosa accade quando il farmaco non è disponibile e la sua funzione è estremamente utile per la promozione della salute pubblica? In quei casi l’AIFA può valutare le importazioni in deroga da altri canali, normalmente da distributori esteri.

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